Fastweb diventa il secondo operatore broadband fisso

Fastweb diventa il secondo operatore broadband fisso

Le linee di rete fissa a banda larga con velocità pari o superiore ai 10 Mbit/s hanno superato nel quarto trimestre 2016 il 50% del totale, mentre gli accessi complessivi sfiorano i 15,6 milioni di unità, con una crescita di 570mila unità su base annua. base annua. Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, pubblicato il 21 marzo 2017 da Agcom, il secondo operatore broadband diventa Fastweb, che supera il 15% grazie in particolare ai risultati ottenuti dalla crescita delle linee FTTC (Fiber-to-the-Cabinet), oggetto di rilevanti investimenti.

Inoltre, la riduzione degli accessi in tecnologia xDSL (-610mila) è più che controbilanciata dalla crescita (+1,18 milioni) dagli accessi in altre tecnologie qualitativamente superiori, che superano i 3,3 milioni grazie in particolare alla crescita delle linee FTTC-FTTH.

In alcune città come Milano la velocità di connessione sotto rete Fastweb è arrivata fino ad 1Gigabit grazie alla rete fiber to home, Mentre per altre città italiane la stessa velocità sarà disponibile a partire da fine 2017. Fastweb sta cercando tuttavia di replicare il successo ottenuto per la rete fissa estendendola al mobile, già disponibile per i suoi utenti grazie ai servizi 4G e 4Gplus che però in questo caso la rende dipendente da Tim. Fastweb opera attualmente sul mobile come Full Mvno.

Le linee mobili hanno registrato c un aumento su base annua di 1,3 milioni, con una crescita di 0,4 mln da parte degli Mvno (Mobile Virtual Network Operator). Secondo l’Osservatorio, l’aumento delle linee degli operatori infrastrutturali è dovuto principalmente all’andamento delle sim M2M (Machine to Machine): le sim tradizionali (voce + dati), infatti, si riducono di 1,7 milioni, mentre crescono di 3 milioni di unità quelle M2M.

Inoltre, negli ultimi cinque anni (2012-2016), il volume complessivo delle sim M2M è più che raddoppiato, passando da 5 a 12,2 milioni di unità. Riguardo la rete mobile broadband, nell’ultimo trimestre 2016 le sim che hanno effettuato traffico dati ammontano a 53,1 milioni di unità (+5,7% su base annua): a dicembre 2016 è stata inoltre registrata una crescita nel traffico del 46,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Prosegue intanto l’inesorabile arretramento degli sms inviati (22,8 miliardi nel 2016), che si riducono del 28,5% rispetto all’anno precedente e di oltre il 76% rispetto al livello massimo raggiunto nel 2012 a tutto vantaggio delle nuove applicazioni di comunicazione.

Nel mercato televisivo, Rai e Mediaset si confermano i due principali operatori in termini di audience, rispettivamente con il 36% e il 31% di quote d’ascolto, pur attestandosi su livelli di share inferiori rispetto al 2012 (- 3,8% e -2,9%) a vantaggio di Sky (8,4%; +2% dal 2012) e, soprattutto Discovery che, grazie ad operazioni di M&A si assesta ad una quota pari al 6,9% (+5,1 dal 2012). Riguardo all’audience radiofonica, il secondo semestre 2016 segnala dati sostanzialmente stabili, con l’emittente RTL 102.5 che mantiene la leadership.

Relativamente al settore dell’editoria, a dicembre 2016 le vendite di quotidiani è risultata di poco superiore ai 2,5 milioni di copie, in flessione del 9,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nonostante una riduzione su base annua dello 0,9%, RCS Mediagroup resta leader nella distribuzione di copie vendute con il 21,7%, seguito dal Gruppo Editoriale l’Espresso che si attesta al 18,7% (+0,7%), dal Gruppo Monrif 8,6% (+0,5%) e dal Gruppo Caltagirone Editore, che raggiunge l’8,6% delle copie vendute (+0,2%).

Infine, nel settore postale, a fine 2016, i ricavi complessivi sono aumentati del 2,3%, con i servizi di corriere espresso in crescita dell’8,2% e quelli postali in flessione del 4,2% rispetto a dicembre 2015. Il volume dei servizi compresi nel servizio universale risultano in flessione del 15,8%, mentre gli invii di pacchi risultano in crescita del 12,4%.