Il 5G cambierà il mondo del gaming

Il 5G cambierà il mondo del gaming

L’introduzione della connessione 5G offerta da operatori come Fastweb cambierà il mondo tecnologico come lo conosciamo, soprattutto per i gamer. Una vera e propria rivoluzione in qualsiasi ambito in cui una connessione veloce può fare la differenza, gestendo un enorme flusso di dati direttamente sui nostri dispositivi mobili: da smartphone e tablet fino a visori per la realtà aumentata o ancora alle auto che si guidano da sole. Potremmo esplorare i mondi creati nei videogiochi, accedendo a dettagli che oggi ci sono preclusi anche con la più performante e costosa console.

Le compagnie tecnologiche sanno bene la differenza che il 5G può fare e le sue potenzialità, che sono del tutto nuove e inesplorate, e continuano a fare test. Ad esempio la divisione Oculus di Facebook, che produce visori VR per la realtà aumentata, potrebbero offrire ai loro utenti un’esperienza totalmente immersiva. Esperienza che, per i gamer, significa ritrovarsi in prima persona nel gioco, distinguendo anche il singolo filo d’erba mosso dal vento nell’ambientazione virtuale che sta percorrendo. E di questo sono convinti gli sviluppatori di videogame di Microsoft, che puntano a creare nuovi “mondi”, dinamici e personalizzati, dove solo il 5G può rappresentare la chiave di accesso.

I primi a beneficiare della rivoluzione 5G saranno proprio i gamer, per i miglioramenti che questa tecnologia può offrire nell’ambito del “cloud gaming”, che consente l’accesso diretto a piattaforme di streaming per giocare ai videogame. Proprio come guardiamo una serie televisiva su Netflix o un film su Disney+, i servizi di cloud gaming offerti da Sony, Nvidia, Microsoft e Google ci consentono di giocare ai nostri videogame preferiti da qualsiasi dispositivo, senza il bisogno di acquistare un PC con hardware d’avanguardia o una costosa console da collegare alla smart TV o a un visore VR.

Il problema fondamentale al momento è proprio che la qualità di esperienza di un videogame dipende molto dalla console o dalle caratteristiche del computer che stiamo utilizzando. La questione è appunto che serve un hardware potente, e quindi costoso, per permettere al software di gioco di effettuare tutti i calcoli necessari a visualizzare a schermo (o sul visore VR) anche i più minimi dettagli del “mondo di gioco”. Questo hardware può essere acquistato e gestito “all’ingrosso” da società di online gaming che possono così vendere il proprio servizio “top di gamma” direttamente al consumatore finale, a patto, però, che esista una tecnologia di connessione in grado di sostenere l’enorme quantità di dati che questo servizio richiede.

Accedere a una rete 5G significa appunto poter gestire con bassissime latenze un gran flusso di dati e quindi visualizzare fin nel più ricercato e minimo dettaglio le ambientazioni e le grafiche dei personaggi, indipendentemente dal dispositivo su cui state giocando. Proprio questa semplificazione nell’esperienza di gioco darà inevitabilmente una spinta anche all’evoluzione degli stessi videogame, coi produttori che potranno contare su un vasto potenziale sia per creare personaggi basati sull’intelligenza artificiale, che mondi ricchi e dinamici da esplorare.

La potenzialità del cloud gaming è ben chiara alle aziende, che già dal 2010 avevano lanciato i primi progetti. Le startup come Onlive e Gaikai sono state acquistate dalla Sony, che ha poi lanciato il suo servizio di cloud gaming PlayStation Now: con pochi euro al mese l’utente ha accesso a oltre 700 videogame. Un servizio più completo rispetto a quello offerto da Stadia di Google, o ancora da GeForce Now di Nvidia, mentre Project xCloud di Microsoft è ancora in versione beta.

I servizi di cloud gaming con l’introduzione della tecnologia 5G non solo migliorano la qualità dell’esperienza offerta, ma anche l’accesso. La velocità di connessione delle reti 4G non è sufficiente a garantire un’esperienza gioco fluida e soddisfacente, per questo motivo chi accede a tali servizi lo fa soprattutto tramite una connessione Wi-Fi. Con il 5G, invece, il mondo del gaming si sposta dalla comodità della propria casa a qualsiasi luogo dove si avrà voglia di giocare. Per farlo, basterà disporre di uno smartphone o un tablet, connettersi al 5G e avviare il proprio videogame per ottenere prestazioni e divertimento ovunque, cambiando così anche quelle che sono le abitudini dei gamer e aprendo a nuove prospettive.

Ripercorrendo i passi dell’evoluzione delle tecnologie di connessione a partire dalla metà degli anni 2000, si comprende quanto il futuro tecnologico anche stavolta sarà da riscrivere e non solo per i gamer. Il 3G ci ha permesso di inviare le prime foto per messaggio via chat come WhatsApp o di scaricare file, come ad esempio la musica, direttamente sul nostro smartphone. La tecnologia 4G LTE ha aperto le porte ai servizi di streaming di video e musica sui nostri dispositivi mobili. E la connessione 5G non promette nulla di meno che offrire nuovi servizi che, al momento, forse non siamo neanche in grado di immaginare.

Tra un decennio, visori VR o occhiali “intelligenti” per la realtà aumentata come i Google Glass e gli Apple Glass potrebbero essere indossati quotidianamente, mentre guidiamo, alla ricerca della strada giusta, o mentre siamo al supermercato, con la lista della spesa sempre a portata di occhio. L’immenso flusso di dati che il 5G mette a disposizione degli utenti darà una forte spinta alla realtà virtuale, con l’opportunità di ricreare scenari dove centinaia di telecamere connesse, fornendo la loro prospettiva, ci trasferiscono in un altro spazio a noi lontano. Il cloud gaming e i nuovi videogame sono solo uno degli aspetti che è destinato a cambiare radicalmente col 5G, ma la rivoluzione è in atto e fermarla non sarà possibile.